Domanda:
Come è possibile che un vino abbia il gusto di graffite e il retrogusto di sottobosco?
Scusate se...
2006-07-04 08:48:36 UTC
ma i somelier maggiano matite e foglie marce?
secono me ci prendono per il ****
per farci pagare le bottiglie tanti euri
comunque viva il vino!!
Dodici risposte:
2006-07-11 11:01:55 UTC
Somelier Sommelier

Cara leggiti questo articolo e ricorda che saper capire la storia dell'uva, e darne un eccellente e veritiera descrizione, è un arte.

Alcuni somelier, cara, potrebbero descriverti a occhi chiusi l'intera cantina dei vini, Savoia,

senza sbagliare un colpo, ricorda se un vino sà di sottobosco chiediti perchè..acidità del terreno intorno ai vitigni, terreno che assorbe molto l'acqua? Impariamo a chiederci il perchè delle cose.Un uva, è un uva ma un uva che sà di fragola, avrà una spiegazione scentifica..reale..







Articolo di Leonardo Romanelli

Sommelier si nasce o si diventa? Non esiste una risposta certa a questa domanda; come per tutte le cose, anche imparare a degustare il vino richiede grande impegno e tanta passione. Indubbiamente c'è chi ha delle predisposizioni naturali, ma è solo grazie all'esercizio continuo che si riesce ad affinare il gusto e l'olfatto, fino ad ottenere dei buoni risultati. La prima regola da capire è che degustare non vuol dire bere: significa apprezzare le caratteristiche organolettiche di un prodotto attraverso i nostri sensi. Il piacere della bevuta sarà riservato alla tavola, ma nella fase di studio l'approccio con la bevanda deve essere più attento e concentrato.



Questione di sensi

Nella degustazione di un vino si prendono in esame tre elementi fondamentali: il colore, i profumi e il gusto. Il vino deve essere quindi dapprima o sservato: si cercherà di definire la tonalità del colore, il grado di limpidezza, la scorrevolezza nel bicchiere. Già in questa fase è possibile capire alcune caratteristiche e accorgersi di eventuali difetti che possano pregiudicarne il consumo.

Si passa in seguito all'esame olfattivo: si dovrà valutare l'impatto dei profumi al naso, il loro grado di finezza e, soprattutto, riconoscerli. E' questa una fase che richiede un allenamento costante: capire i profumi è più difficile di quanto si pensi, anche perché siamo sempre meno abituati a stimolare il nostro olfatto. Si parte comunque da una base, per la quale una serie di sentori può essere attribuita a determinati tipi di prodotto: i frutti a polpa bianca, per esempio, saranno patrimonio dei vini bianchi, e così quelli a frutta rossa si ritroveranno nei vini rossi. Ma è solo il primo stadio, molti altri sono gli aromi che è possibile percepire, anche se è bene dubitare dell'amico che si lancia in riconoscimenti troppo particolareggiati, che spesso derivan o da grande fantasia linguistica ma hanno uno scarso legame con la realtà!

Si passa infine all'esame gustativo: una volta introdotto in bocca, il vino dovrà essere studiato nelle sue componenti, che trovano nell'equilibrio il loro elemento vincente. Alcol, acidità, tannini, sono gli elementi caratterizzanti, con l'aggiunta degli zuccheri nel caso dei vini dolci. Ma non è finita qui, perché anche una volta deglutito si dovrà fare attenzione a quelle che sono le sensazioni post-gustative.

Più difficile da descrivere che da eseguire, la degustazione del vino ha quindi bisogno di prove pratiche, poiché una mera descrizione teorica non riesce a fornire tutti gli elementi utili per una completa comprensione dell'operazione. Chi lo fa di mestiere è in grado di assaggiare molti vini al giorno, evitando comunque di ingerirli.



Quando, dove, come

Il momento migliore per eseguire questa operazione è al mattino, quando ancora non abbiamo i sensi affaticati dalla giornata trascorsa. Avere un moderato appetito, derivante dal lungo digiuno notturno, è un altro aspetto da considerare in positivo. Non bisogna poi avere addosso profumi e dopobarba che possono confondere i sensi. La stanza dove avviene la degustazione dovrebbe disporre di luce naturale e la tavola su cui poggiano i bicchieri dovrebbe essere coperta da una tovaglia bianca, per meglio analizzare i colori. I bicchieri, in cristallo o vetro sottile, devono essere dotati di stelo, affinché sia possibile osservare meglio il contenuto, senza riscaldare il vino con il palmo della mano. I fumatori accaniti partono nettamente svantaggiati, perché il fumo attenua le capacità olfattive e gustative: va da sé che le sigarette sono assolutamente bandite da una sala di degustazione!

W tutti i somelier!
stefen51
2006-07-13 17:32:23 UTC
Ci sono alcuni vitigni a bacca rossa di cui si riesce a percepire la grafite (sono vini maturi che sono stati in contatto con legni tostati),in altri si può percepire il goudron (leggi bitume). Il sottobosco con i suoi frutti è molto frequente per alcuni vitigni come il pinot noir, il nero d'avola e in cetri casi anche nel merlot
cippa86
2006-07-13 08:16:59 UTC
non ne ho idea! comuque molti sono anche tannici, con una lunghissima persistenza gusto-olfattiva!
oricstes-ge
2006-07-10 15:22:05 UTC
adesso ci sono pure le carte delle acque, pensa se mangi una bistecca con l' acqua sbagliata ,davvero una caduta di stile imperdonabile.

mentre gente nel mondo se va bene mangia semolino .

secondo me dentro le bottiglie di vino da 10 euro un su ci mettono dentro le cazzate .

questo è decadentismo ,ci vuole un' altra rivoluzione.
Fossi_Figo
2006-07-10 11:57:45 UTC
Forse è caduta la matita al contadino
miticapuffa
2006-07-08 13:39:55 UTC
bella domanda...me lo sono kiesto ank'io.... c deve essere dietro un lavoro assurdo x trarre certe conclusioni, anke se certi paragoni proprio nn riesco a capire da dove li tirino fuori!!!
Vinoso
2006-07-06 20:12:17 UTC
Sono un sommelier (abito a milano) quindi ti posso rispondere.

Le prime volte è molto difficile percepire tutti questi profumi e sfumature. E' solo questione di allenamento. Provare e riprovare.

Per esempio io ho iniziato ad odorare tutto ciò che trovo al supermercato: prezzemolo, pomodoro, foglia di pomodoro, anguria, timo, maggiorana, pepe, melone, albicocca, prugna, mirtilli...

Se provi ti renderai conto che per qualche strano motivo abbiamo perso l'uso di questo senso. La società moderna si basa molto sulla vista e poco sugli altri sensi. Invece l'olfatto ci puo' dire molto sulle cose che ci circondano e anche sugli altri (basti pensare a quanto è importante nel mondo animale).



Consiglio di leggere il romanzo di Suskind a questo proposito. Si chiama "Profumo".



Altra cosa è capire il perchè in un vino può esserci un certo profumo. Insomma, non è che se piantiamo rose e rosmarino nel vigneto il vino assorbirà quei profumi!

Ricondurre i profumi del vino a profumi già conosciuto è un modo per descriverlo facendoci capire dagli altri. Nulla di più. Alcuni profumi sono tipici dell'uva da cui proviene il vino (ad esempio l'uva moscato è riconoscibilissima, inizia da questa per cominciare), sono i profumi cosiddetti PRIMARI. Altri profumi dirivano dal processo di fermentazione (profumi di frutta rossa, fi fiori, ecc.) sono i cosiddetti profumi SECONDARI. E ancora altri, quelli TERZIARI, dipendono dai processi di invecchiamento del vino (pepe, cuoio, sottobosco...)
MaxCordaro
2006-07-04 16:51:29 UTC
Magari qualcuno ci marcia sopra e ne trae più profitto, ma la tecnica di assaggio del vino, come anche quella dell'olio e del caffé è un'arte affinata solo da persone con particolari percezioni. Esistono anche corsi per insegnare a tutti come percepire tutti gli aromi, e quelli di più alto livello costano svariate migliaia di euro.
tonamala
2006-07-04 15:58:53 UTC
Forse perché è stato fumato!!!!!!!
elisa_k22
2006-07-04 15:56:08 UTC
si esatto non capisco come facciano a sentire tutti qst sapori in un bicchiere d vino...a me sembrano solo un pugno d caxxate
supermao
2006-07-04 15:54:43 UTC
Mistero !!!!! degl 'intenditori
2006-07-04 15:54:00 UTC
essere ignoranti Ë umano, essere anche stupidi Ë diabbollico


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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